Ex studente di H-FARM College, oggi è co-founder e CEO di Etrash, una startup che sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo ai rifiuti. È il tipo di persona che si annoia facilmente se non ha sfide da affrontare, che vuole fare cose che abbiano un impatto vero.

L’idea di Etrash nasce sui banchi del nostro College, insieme ad altri due compagni di corso: un cestino intelligente che riconosce i materiali e li smista automaticamente, rendendo la raccolta differenziata finalmente semplice. Fin da subito aveva capito di trovarsi nel posto giusto, con persone ambiziose come lui, con quella stessa irrequietezza, quella stessa voglia di creare qualcosa che conti davvero.

Pochi mesi fa, il cerchio si è chiuso con l’evento di lancio dello smart bin, proprio lì dove tutto era cominciato, nel Campus di H-FARM. Il futuro è tutto da scrivere e nelle parole di Filippo c’è tutta la bellezza di chi ha ancora fame di strada da percorrere, di mondo da cambiare. Un rifiuto alla volta.

Quando è passata dall’università tradizionale al Campus di H-FARM per frequentare un Master’s Degree, la differenza l’ha colpita subito e questo salto è stato per lei una ventata di aria fresca. Niente più lezioni monotone, ma un ambiente dove le idee prendono forma concretamente e plasmano il domani.

Nei momenti bui che ha attraversato, Anna ha scoperto una forza che non sapeva di avere e che oggi si legge chiaramente nei suoi occhi.

Come business developer, guarda al suo percorso formativo con pragmatismo: le ha dato strumenti concreti e l’occasione di realizzare piccoli sogni personali, come quando è riuscita a intervistare la founder di un brand che seguiva da tempo. “Questo College dà spazio a chi ha voglia di fare,” afferma con lo sguardo luminoso di chi ha finalmente trovato il perfect fit tra passione e talento.

Studente di terzo anno in Digital Management, un background da rugbista ad alti livelli, Luigi è il classico ragazzo che tutti conoscono e che non passa mai inosservato.
Il suo primo giorno in College se lo ricorda molto bene: tanta ansia che si è sciolta appena ha messo piede nel campus, innamorandosene all’istante. Oggi è Luigi che accoglie i nuovi arrivati, con quel mix unico di calore mediterraneo e mediorientale che lo rende speciale.

Cresciuto in Giordania con un papà italiano e una mamma giordana, porta con orgoglio il nome del nonno napoletano. Sotto il fisico imponente da “gigante buono” c’è un ragazzo che ha fatto tesoro del consiglio dei genitori: investire in se stessi come persone, non solo nella propria carriera.

Se lo incontri in classe, a una partita o a una festa, Luigi ti darà questo consiglio: “Non aver paura, parla con tutti, mostrati per chi sei davvero”. Esattamente come fa lui, ogni giorno.

Dai tetti dello Startup Village di H-FARM, dove quindici anni fa approdò con il suo sogno, ha visto l’orizzonte allargarsi ogni giorno. Nerd appassionato, pioniere dell’intelligenza artificiale – è un uomo che vive molteplici vite in una sola. “Non abbiamo tanto tempo in questo mondo”, ripete ai suoi studenti con gli occhi che brillano della stessa luce che aveva quando H-FARM credette in lui.

Oggi, in qualità di CEO di H-FARM AI e coordinatore del corso di laurea in AI & Data Science, ispira le nuove generazioni incoraggiandole a scoprire tutto il potenziale che le nuove tecnologie hanno da offrire.

La sua vita è un manifesto della sua filosofia: essere ambiziosi, credere nelle proprie capacità, non sottovalutarsi mai. Mentre cavalca l’onda dell’intelligenza artificiale, Diego non dimentica mai l’essenza del suo viaggio – impegnarsi per fare cose incredibili, avere un impatto e farlo ogni giorno più velocemente di ieri.

Elena racconta con emozione il percorso di crescita di suo figlio Pietro, unico e un tempo così introverso. Da madre, ha vissuto la delicata fase della scelta universitaria, scoprendo H-FARM College quasi per caso durante un incontro in panificio.

Quello che sembrava solo un percorso di studi si è rivelato una vera rinascita per Pietro, che passo dopo passo ha abbattuto le barriere che lo limitavano. H-FARM ha rappresentato per lui non solo formazione, ma una trasformazione personale profonda.

Elena riflette sul ruolo di un genitore quando un figlio sta scoprendo la propria personalità, quel difficile equilibrio tra consiglio e rispetto dell’autonomia. Oggi, vedere Pietro studiare al MIT è la conferma di quanto quel primo passo sia stato fondamentale.

Matteo è sempre stato una persona che si tuffa nelle cose: creativo, entusiasta, mai fermo.

La musica e la creazione di video sono il suo modo di esprimersi, ma trovare un terreno fertile per coltivare il suo talento non è stato un percorso lineare. La sua prima esperienza universitaria si è rivelata fredda e impersonale. Poi Matteo ha cambiato rotta, scoprendo un approccio formativo completamente diverso, dove i docenti sono mentor e le esperienze pratiche modellano il viaggio: H-FARM College. Ambientarsi in un nuovo contesto non è stato sempre facile, ma avere il sostegno giusto ha fatto la differenza.

Oggi, ogni ostacolo è per Matteo una nuova possibilità, perché i limiti esistono solo se ce li poniamo.

Tutto è iniziato con un corso estivo, Lumina Summer School, un’esperienza che gli ha aperto gli occhi su come trasformare le sfide in opportunità in un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Per Logan, era solo l’inizio di un’avventura straordinaria.

Affascinato dall’energia del campus e dalla sua community, ha deciso di prolungare la sua permanenza e frequentare le lezioni del corso di laurea in International Business Studies. Con un passato da pilota di auto da corsa e una fortissima passione per la musica – dalla batteria al violoncello, fino al pianoforte – Logan ha sempre affrontato ogni sfida con il suo motto preferito: “Keep moving forward”.

Il suo percorso in H-FARM College è stato un viaggio di continua scoperta – di persone, di opportunità, ma soprattutto di se stesso.
Mentre leggete queste righe, lui è dall’altra parte del mondo. È tornato nel suo paese, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua vita, portando nel cuore i bei momenti vissuti insieme: le esperienze che lo hanno fatto crescere, le amicizie sincere e una rinnovata energia per inseguire i suoi sogni.

Rientrato in Italia nell’alba della rivoluzione digitale, Timothy non esitò a cogliere il momento. La nascita della sua prima azienda non fu solo un passo professionale, ma un salto nel futuro, mosso da una curiosità irrefrenabile e dalla voglia di lasciare il segno. Il destino lo portò a incrociare la strada con Riccardo Donadon, mentre quest’ultimo stava dando vita a H-FARM, immaginandola non come semplice incubatore ma come fucina di innovazione. Quello spazio divenne presto un laboratorio dove le idee prendevano vita e si trasformavano in realtà. “Accompagnare gli studenti nel viaggio alla scoperta dell’imprenditorialità è stata una naturale evoluzione del mio percorso”, racconta Timothy.

Oggi, in qualità di Coordinatore del corso di laurea triennale in Business Creation & Entrepreneurship e docente, Timothy persegue una missione: accendere la scintilla in una nuova generazione di innovatori. Perché insegnare va oltre la teoria: significa aprire gli occhi sul possibile, guidare le menti giovani a scoprire territori inesplorati e trasformare l’ordinario in straordinario.

Ma per Barnaba, il decollo non è stato così naturale. La prima esperienza universitaria si è rivelata un vicolo cieco, un periodo durante il quale si è sentito perso. Quella che doveva essere una nuova avventura si è trasformata in un momento di dubbi e ripensamenti. Accanto a lui, Cristina non ha mai smesso di essere presente, sostenendolo mentre cercava la sua strada.

Poi è arrivato H-FARM College. Un campus immerso nel verde della campagna veneta, un piccolo mondo a sé. Per Barnaba è stata una rivelazione immediata: aveva trovato il suo posto. Il rapporto con i professori, le amicizie con i compagni, l’energia dell’ambiente gli hanno dato una spinta che non aveva mai provato prima. Non era più uno dei tanti: si sentiva finalmente se stesso.

“All’inizio, lo ammetto, avevo qualche dubbio” racconta Cristina. “Ma quando ho visto il campus, così pieno di vita e immerso nel verde…Era come essere all’estero pur restando vicino a casa. Mi sono detta: perché no?”

Oggi Cristina lavora il vetro di Murano. Ripensando al percorso di suo figlio rivede un po’ la sua storia e la bellezza di riuscire a trovare il proprio posto nel mondo.

Il College oggi è più di una semplice università per lui. Negli spazi del Campus di H-FARM, Leonardo ha capito che era nel posto giusto – come se ogni incontro, ogni esperienza gli stesse dicendo: “Questa è la tua strada.” Come l’incontro con il designer visionario Brian Collins, un vero e proprio fulmine a ciel sereno: gli ha rivelato che ogni esperienza può essere un palcoscenico per mettersi in gioco, per trasformare la propria passione in un progetto concreto.
Leonardo è guidato da quella che non si può definire come ambizione personale, ma una vera e propria missione: dar vita a iniziative in cui i giovani content creator possano non solo imparare, ma immaginare, trasformare, aiutare gli altri. Un circolo virtuoso — un “gioco infinito” — dove ogni talento genera altri talenti, raccogliendo l’eredità di ciò che H-FARM College ha fatto per lui: aprire porte, connettere mondi, moltiplicare opportunità.

Anna, studentessa solare e determinata, lasciò la sua Russia per abbracciare un nuovo capitolo in Italia iscrivendosi al corso di Digital Management in H-FARM College. Il trasferimento non fu semplice – ricorda ancora le lacrime negli occhi dei suoi genitori al momento del saluto, gli stessi genitori che le avevano sempre dato la libertà di scegliere quale fosse la sua strada.
Il percorso verso l’Italia era disseminato di sfide ma con tenacia e coraggio Anna le ha superate tutte.
Ora, nella vita di tutti i giorni coglie avidamente ogni opportunità: impara a lezione, lavora allo Startup Center e trova ispirazione nell’ambiente vivace del campus. Ogni incontro, ogni sfida e ogni momento vissuto plasmano il suo cammino. Impara non solo dai suoi studi, ma anche dalle persone che la circondano: amici, docenti e la sua famiglia, anche se a chilometri di distanza.
Accompagnata dall’invisibile sostegno di chi crede in lei, Anna ha scoperto la sua direzione. “Ho sempre avvertito dentro di me la certezza di trovarmi nel posto giusto” confessa, rivelando tutto il suo coraggio e la sua determinazione nel vivere intensamente ogni momento di questo straordinario viaggio.